fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

giovedì 15 marzo 2012

<< Di temi ecologici non mi interessavo ancora. Ho già detto di come il mio sia stato più un approccio sociopolitico che ambientalista. Gli ecovillaggi, pure senza averne mai toccato uno con mano, rappresentavano a mio modo di vedere l'istantanea realizzazione delle utopie anarchiche. Anni dopo m'imbattei in un'interessante affermazione di Masanobu Fukuoka: "Bastano mille metri quadri a persona per arrivare all'autosufficienza alimentare e, se anche si dovessero ritoccare le cifre, il potere di questo pensare e lavorare "in piccolo" sarebbe più forte sia ideologicamente che operativamente di qualsiasi partito o organizzazione eversiva e per di più gestibile solamente "dal basso" senza lauree né diplomi. Perciò quella del filo di paglia è una via per abolire il capitalismo e appropriarsi dei mezzi di produzione senza passare per la stanza dei bottoni e in questo è veramente rivoluzionaria". Una frase che mi restituì il significato ultimo di quella lontana scintilla da cui tutto ebbe inizio. >>
da Devis Bonanni, "Pecoranera, un ragazzo che ha scelto di vivere nella natura", Marsilio 2012

P.S.  Attento che anche l'autoproduzione ha dei limiti: quanti siamo, cosa c'è il merito (economico e salutista) di coltivare? Nel mio villaggio siamo troppo pochi, io preferisco avere un po' più di verdura da vendere per poi comprarmi il riso integrale (e il miglio, il grano saraceno, etc...). Non ti consiglio di sforzarti a mangiare tutte le patate che produci!

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