fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

mercoledì 19 gennaio 2022

Dovevamo farlo prima noi con desiderio...

Il mondo nuovo dovevamo farlo prima noi, mezzi vivi, con quel po' di entusiasmo che ci restava... ora invece lo stanno facendo i mezzi morti, e lo fanno a modo loro!

Una società che sposa consumatori e liberisti è ovviamente concorde nell'inquinare il pianeta con scelte di vita stupide, stupide per definizione, mancando l'individualismo di una rete sociale che possa valutarle.

Ora l'elite sta progettando, a sua detta, un modo per impedire queste scelte insostenibili. Ma, se anche fosse vera l'intenzione, è l'elite malata di un corpo sociale malato, e si è innescato un processo infiammatorio del tutto in linea con le malattie del progresso: infarti, cancro, diabete...

C'è un'unica alternativa al mostruoso modello autoritario che si sta delineando: autogestione su tutto il possibile. Rendersi autonomi in tutti i campi come indicava, ad esempio, la "scuola macrobiotica" fin dagli anni settanta, riguardo alla salute che possiamo gestire con l'alimentazione: diventare dei bravi medici di se stessi, e poi degli agricoltori capaci di nutrire le proprie famiglie con del cibo sano e vitale, e poi via via analogamente su tutti i campi, la scuola, l'informazione, l'assistenza, la difesa... 

Autodeterminazione reale, basata sulle reali capacità e sulla complessità che saremo in grado di mettere assieme sulla scialuppa di salvataggio. Resilienza l'avremmo chiamata, allora negli anni ottanta, ed era il termine tecnico con cui il "movimento della decrescita" voleva indicare quelle capacità di autonomia e radicatezza territoriale che potevano rendere una popolazione più sicura di fronte alle intemperie della natura quanto della storia.

RESILIENZA! è invece diventato tragicamente il motto che il nostro drago condottiero invoca oggi per le masse... sì ma nel senso di un'ebete sottomissione alla fottitura! Vi ricordate, Piero Angela ci ricordava tutto il tempo quanto avremmo dovuto diventare  flessibili e versatili, sempre a scuola e pronti a cambiare lavoro... Oggi è solo la continuazione di quel ritornello!


                                                            "giochiamo al guinzaglio?"