fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

domenica 8 dicembre 2024

Il biologismo è vegano e animalista

Non mi sono mai occupato del veganesimo perché ho da subito incontrato l'alimentazione macrobiotica i cui criteri di fatto lo implicano (la carne non è essenziale, ha pesanti effetti collaterali e possiamo evitarla con tutto vantaggio per la salute).

Così analogamente non ho mai riflettuto molto sull'animalismo perché il principio che qui abbiamo definito, il biologismo, anche qui di fatto lo contempla. Non ne origina perché non parte da una critica alla sofferenza, e non ne ha bisogno perché nasce in positivo come riconoscimento della centralità del principio vitale.

Nel 2007 non pensavo all'animalismo perché ero teso a cercare nuovi criteri euristici generali: "un modesto principio di compiutezza ed equivalenza esistenziale fra tutti gli organismi sarebbe lo strumento sufficiente quanto indispensabile per tornare a cercare delle strategie di vita umanamente più soddisfacenti ed ecologicamente più lungimiranti." (Stato di Grazia p.22)

Il biologismo è un "movimento metafisico" perché sovverte l'antropocentrismo di fatto, proponendo concretamente l'alternativa di uno schema generativo delle forme biologiche comune a tutti gli esseri.

Oggi colgo volentieri le tante suggestioni che mi arrivano dal movimento animalista. Laddove spiegavo la perdita di empatia all'origine della "civiltà del fottere" come semplice effetto dello stress neolitico (fatica cronica dei lavori agricoli rispetto alla vita sicuramente più sportiva del precedente raccoglitore), ecco mi perdevo l'occasione di spiegare quanto, ancora bambino, già sapevo: è l'allevamento il vero stress che rode l'empatia umana!

Certo è evidente, in termini logici e pratici, che da un lato per allevare con successo devi essere empatico per capire di cosa hanno bisogno i tuoi animali... poi però quell'empatia sei costretto a zittirla quando devi ucciderli! La pratica dell'allevamento è sicuramente un grosso fattore di semplificazione civilizzatrice che ha contribuito a forgiare la perniciosa predatorietà umana attuale così come fanno, più in generale, tutte le pratiche di tradimento dei nostri bisogni in senso industriale e commerciale. Abbiamo tradito il nostro rapporto empatico con la natura del nostro pianeta, non siamo più in grado di essere riconoscenti per le risorse che questo ci offre.

Cosa fare? Recuperare questa empatia, coltivare la forma della salute e socializzare la riscoperta complessità umana e biologica in generale... io penso che queste siano anche forme di politica congrue con il bisogno di trovare nuovi equilibri ecologici e sociali.

Nel movimento si sprona a "lavorare incessantemente e senza paure personali per innalzare le tensioni sociali all'interno del sistema antropocentrico, così da aumentare la probabilità del crollo..." (Leonardo Caffo, Animal Liberation Front, p. 64) Io, per parte mia, proprio nell'ascolto e nel rispetto delle mie paure,  preferisco lavorare per costruire l'alternativa biologista.




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