fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

venerdì 29 novembre 2024

Introduzione alla realtà


Un punto può svilupparsi in una linea che se non è retta sarà curva e, per poco che pieghi, tornerà all’origine tracciando un cerchio.

Se oggi vediamo le stelle allontanarsi, in origine possiamo immaginare gocce di energia schizzare via per ogni dove e divergere, così creando tra loro lo spazio ed il tempo del manifestarsi di ogni fenomeno.


L’intero della realtà è dunque apparentato per la sua origine e di fatto coerente per la sua forma: atomi e stelle sono danze circolari che, nel loro roteare, sviluppano le caratteristiche estrinseche loro proprie.

Anche la vita è cerchio: tonde le cellule, lo zigote, globulare ancora la masserella della morula, la gastrula poi si fa cava, si piega e si ripiega ed alla fine dispone tutti gli organi nella loro giusta successione nel corpicino di un embrione che per tutti è analogo, una piccola virgola ricurva e raccolta nello spazio rotondo di un uovo o di un utero.


Nel ripiegarsi la linearità di una sequenza porta dentro a sé, dentro al cerchio, il giro intero della realtà e delle sue tensioni. Il giro di un anno attorno al sole, il caldo ed il freddo diametralmente opposti, dialettici ed alterni, le quattro stagioni e tutti gli elementi della realtà rappresentati ed incastonati in quel certo modo, forse l’unico, che rende possibile la funzionalità organica di tutti gli esseri.

Il cerchio, con le sue geometrie interne, rappresenta allora lo spazio-tempo generativo di tutti i fenomeni possibili, la tensione comune sottesa alla multiformità apparente di infinite esperienze soggettive.

Il cerchio “esiste”? Gli orbitali atomici o le orbite planetarie “esistono” prima che un elettrone o un pianeta, solcandoli, li rendano evidenti? La questione è indeterminabile. La “cerchitudine” però rappresenta, in ogni caso, un formidabile approccio cognitivo per leggere la realtà nella sua coerenza interna e nei suoi rapporti di analogia tra le più diverse esperienze esistenziali. Un sestante per orientarci nella realtà complessiva, prima che un qualunque strumento, come ad esempio il riduzionismo scientifico, ce ne illustri al dettaglio le parti.

Riportati gli organismi al loro cerchio generativo embrionale, tutta la realtà risulta allora rappresentata da fenomeni circolari: sistemi col centro occupato come atomi e stelle e, a loro intermedi come ordine di grandezza, sistemi col centro libero, gli esseri, la vita.


La sequenza degli elementi del possibile è intrinsecamente dialettica, una sua metà contraffaccia l’altra, è ripiegabile come un’onda, e nel farlo traversa ordendo i diversi ordini di grandezza del reale. Un primo livello fisico dove il cosmo genera la materialità, un secondo dove si dettaglia la multiformità chimica ed un terzo dove la biologia mette in rapporto quelle parti chimiche, sottolineando così l’importanza di un piano innegabilmente immateriale quanto ineludibile per l’instaurarsi di un sistema complesso come il metabolismo vivente.

L’indagine sul cerchio della vita è allora una indagine sulla immaterialità di uno schema, sulla logica sottesa alle forme dispiegate nell’universo… In breve è un’indagine cosmologica, un’ambizione possibile solo scoprendo quanto il nostro corpo di quel cosmo è rappresentazione e misura.

Palmo messorio e pollice contabile

Ti regalo un altro esempio di come lo schema suggerisce comprensioni inedite, mi sembra, di cose che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni come ad esempio le mani. Allora esiste una vulgata che guarda le dieci dita come ad un incontestabile impero del sistema decimale. Bene, ma esistono teatrini alternativi all'Io inebetito che guarda le sue dieci dita e poi punta col naso per contarle... Immagina un "pollice contabile" che sta comodamente di fronte al pallottoliere delle dodici falangi e conta... conta le dozzine e con esse le misure dei fenomeni ciclici e circolari che gli interessavano anche e soprattutto da preistorico antenato!

Ecco vedi, stavo pensando a come giustificare l'importanza e la scelta del dodici nella strutturazione dello schema, ed ecco che trovo un nuovo particolare da aggiungere a quello che trovammo molto tempo fa Piero ed io, ancora prima di trovare lo schema. Ragionando sul pongide che scende dall'albero nella rift valley e sta nella savana nascosto tra l'erba alta, è granivoro e come coglie il suo cibo...? Ecco allora la prima delle definizioni completamente inedite che l'indagine sullo schema ci regalava: il PALMO MESSORIO !

E perché dare al pollice opponibile la centralità nella spiegazione evoluzionista? Perché l'uso della mano non è stato altrettanto dettato dalla quotidianità dell'alimentazione o, come abbiamo concepito oggi, dalla fantastica capacità di far di conto? (questa è ricerca in "direzioni non evoluzioniste")

Ovvio che starai proprio guardando la tua mano e avrai già considerato tutti gli intrecci possibili fra le tabelline del tre e del quattro etc. Non ti dimenticare allora di leggervi anche lo schema dei dodici pianeti piegato a W doppio (il basso del W, i pianeti sessuali, verso il palmo). Questa sarebbe già una bella idea, un esempio per fare didattica, poi però possiamo aggiungervi un particolare anatomico coerente: la difficoltà a distinguere i movimenti tra il terzo e quarto dito, come fossero legati assieme a dire la necessità grafica di una continuità numerica e logica!




giovedì 28 novembre 2024

Soffio vitale


Il flusso termodinamico serve al cosmo come l'aria per la stufa: 

lo scorrere del tempo anima il teatrino della nostra vita!

Patto di reciproca estraneità

La modernità ci aveva abituati ad una collettività fondata su di un patto di reciproca estraneità. L'urbanizzazione, la famiglia nucleare, l'atomizzazione individualistica... sembravano emancipare dalle pastoie sociali della vita in provincia, lo stato di diritto pareva offrirci una garanzia dalle forme tradizionali del fottersi, signorile o mafioso che fosse.



A pensarci bene la condizione di estraneità non è di per sé negativa: l'altro "non ancora conosciuto", potenzialmente, è sempre una promessa di scoprire una persona interessante; oppure diciamo che un patto sociale di reciproca estraneità è sempre meglio del fottersi conclamato.

In realtà la qualità di "non ancora conosciuto" si trasforma presto nella versione dove la debolezza ci rende l'altro "non più conoscibile"! Questo riporta alla luce potenziata tutta la tensione al fottersi individualistico che, dopo anni di accumulo nei tanti aspetti idioti della vita moderna, prima o poi scoppia.



E questo in Italia per la nostra generazione si è conclamato nel 2020 con l'inizio della pandemenza. Il corpo sociale abbandona del tutto i tratti perbenistici dello stato di diritto e si scatena il linciaggio sociale. Questa è la guerra che ci tocca dopo ottant'anni dalla seconda mondiale. Noi abbiamo cominciato con la sanità nazista, gli ucraini hanno visto il più tradizionale bellicismo, mentre in medio oriente gli israeliani ci hanno dimostrato tutta la loro perizia genocida.

L'unica domanda che mi viene è quanto dovrà durare?

martedì 12 novembre 2024

Pensiero delegato


Con la delega dell'intelletto al mondo virtuale per l'umano si completa l'accesso ad un livello d'ordine superiore alla pluricellularità.

Se le decisioni sui nostri destini sono ormai rassegnate nelle mani dei tecnici e se i discorsi seri sono banditi, allora gli individui non vivono più dentro la realtà ma dentro le pareti del nuovo organismo: piccole cellule suddite di un nuovo livello di coscienza le cui ragioni, ormai e per sempre, le travalicheranno incomprensibili!

Si completa ho detto ma avrei dovuto dire "potrebbe completarsi fosse in salute".

Non essendolo, evidentemente, l'umano sta forse solo imboccando la strada di una nuova malattia dove l'enorme crescita demografica, se non riuscirà a partorire le forme di un nuovo organismo, resterà quello che è: carne da macello per le guerre di sempre!

mercoledì 6 novembre 2024

Resistenza polverosa


L'elettronica ama la plastica, è il suo ambiente elettivo perché la plastica non fa polvere.

Invece una casa in campagna... coi muri di terra, legno dappertutto, tessuti naturali, pellicce feline e canine: tutta polvere naturale e sana... ma incompatibile con l'asettica virtualità digitale!

sabato 2 novembre 2024

Per chi è ancora in grado di leggere...

Normalmente quando uno ti racconta qualcosa tu ti fai un film nella tua testa con le immagini che quel racconto ti stimola (anche uno scritto, un libro), sono le tue immagini, è il film che ti sei fatto tu attivamente, è il tuo pensiero in risposta al pensiero altrui. Se uno ti racconta di una gita in montagna... è il tuo modo empatico ed emotivo di partecipare ad una cosa vissuta da altri.

Ma se uno prende l'abitudine di parlarti illustrando con video i suoi pensieri racconti discorsi... ti ha fottuto perché ti dà già il film, il suo ed impedisce il tuo: con quelle immagini ti sta proponendo come reagire emozionalmente ad un certo argomento, quindi sta spingendo in maniera implicita sul tuo modo di farti una tua opinione, impedisce il tuo pensiero personale.

Ho sempre provato alla fine di un film al cinema un certo disagio all'uscita, anche se il film era interessante e mi era piaciuto, ora mi spiego il perché. Un film è certamente da intendersi come un viaggio virtuale e allucinato, due ore dimentico del corpo e della realtà, e giustamente il fatto di "scendere dal treno" fa un certo effetto... Ma soprattutto il disagio è che subito dopo un film uno si trova senza i suoi pensieri, come inebetito, ed ha bisogno di un certo tempo per ritornare a sentirsi normale. C'è una certa sperequazione tra il singolo spettatore e l'industria cinematografica, e questo l'aveva già notato Pasolini.

Ma quando l'immagine diventa un inquinante quotidiano che trovi dappertutto nella comunicazione su qualunque cosa, che si riduce spesso a semplici video con sottotitoli o con voce automatica, allora diventa grave, perché significa la cancellazione del pensare, ai video altrui non hai pensieri di risposta. Dovresti ogni volta fermarti, pensare a cosa hai visto, ripensare all'intera comunicazione ricevuta e farti una tua opinione... Dovresti ribattere con un altro video! La cosa che con un film è impossibile dati mezzi e costi (quel che diceva Pasolini criticando il mezzo stesso che usava) ora è invece sul web è alla portata di tutti e per molti oggi diventa l'abitudine!

Il metaverso ha vinto: noi esseri reali stiamo tutti a casa propria... a confezionare le nostre video-immagini da confrontare con quelle degli altri come dei burattini sul palcoscenico... se vi diverte!

Basta, non è serio illustrare i propri pensieri con immagini (se non vi è uno specifico motivo documentaristico ovviamente, dai non datemi del fanatico!)

Fa schifo, partecipa della generale degenerazione. Attenti anche tutti quelli della pur santa controinformazione. Se davvero è questo il livello medio delle persone che vi si riferiscono, bé allora non bisogna andargli dietro! Il compito è piuttosto quello di spiegare (anche e in primis non facendolo a propria volta, ovviamente!) il rischio di questa tendenza in atto. 


In my mind and in my car
We can’t rewind we’ve gone to far
Pictures came and broke your heart
Put the blame on VTR

video killed radio star

Pensare?

Qualcuno può pensare   che gli altri non pensano   (gli stupidi imperialisti di sempre)

Qualcuno può pensare   che è stupido pensare   (la modernità figlia dell'imperialismo)

Nessuno infine     può più pensare ad alcunché...     perché viene la guerra!