Che introduzione è possibile fare al tema del tutto cosmico?
Tutte e nessuna: ogni interlocutore necessita la sua.Allora (e se non l'hai ancora fatto ora è il momento che ti chiedo proprio di farlo) leggimi qualcuna di quelle formulazioni che ho tentato di dare della materia, e dimmi se non abbiamo bisogno di una catechismo o qualcosa del genere... penso forse addirittura che la grande legge di unificazione debba essere dichiarata in termini di catechesi di postulati e presupposti di realismo, prima di riuscire a determinarne la formula matematica...
A me farle, entrambe le cose, stimola sensazioni diverse. Distillare l'astratto mi evoca costantemente un piano ben oltre il vitale, pardon dovrei dire prima del vitale manifesto, prima del vitale emotivo cui siamo abituati. Resto esaltato, ovviamente, ma anche molto turbato: definire la vita inevitabilmente significa porsene fuori, in qualche maniera, forse anche nella giusta direzione della vera coscienza cosmica senza tempo e senza spazio... ma comunque con un sentore di nostalgica dipartita! Distacco che posso solo colmare con la voglia imperiosa di sentirmi domandare cosa ho intravisto ed col piacere di provare a spiegarlo, proprio con quei termini e quegli esempi e quelle immagini che sento che ogni volta vengono diversi proprio perché l'interlocutore è diverso...
Stiamo inaugurando un nuovo eclettismo dove veramente ora un bambino sano rischia di aver più termini, e pertinenti, di un filosofo o di un fisico...
buonanotte