Se la modernità è malata, se è modernismo, cioè incastro nell'affascinato infantilismo del potente strumento tecnico e scientifico, allora non è possibile tornare indietro ma è necessario passare oltre ad un'adultità che sia qualcosa più che moderna, che sappia usare tutti gli strumenti della modernità... ma tesi allo scopo vitale della specie, umanizzati.
L'umanità oltre-moderna, potremmo chiamarla, è allora conscia del monito di Nietzsche come di Pasolini: stiamo degenerando! Allora il richiamo al superuomo non scivola nel delirio d'onnipotenza del transumanesimo ma è solo il richiamo all'umana natura: sani complessi e vitali!
L'umanità oltre-moderna non torna indietro. Sa che bisogna essere emancipati ma anche qualcosa in più: sa che bisogna essere almeno moderni e, meglio ancora, qualcosa più che moderni. Così come:
bisogna essere qualcosa più che ideologici o anche solo idealisti: bisogna essere ragionevoli!
Qualcosa più che religiosi o morali, bisogna essere realistici!
Qualcosa più che individualisti, bisogna scoprirsi socievoli!
Qualcosa più che semplicemente sessuali, bisogna risultare fertili e creativi!
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