Nell'ecologia umana la biologia sa ragionare con la termodinamica e col suo inesorabile flusso dalle origini all'entropia: la scienza della vita chiude il cerchio con la fisica e ci porta a superare l'evoluzionismo nella semplice considerazione che l'evoluzione non è vanto vitale ma immeritato flusso del tempo dell'esistenza e, peggio ancora, termine della stessa!
Compito della vita è piuttosto la riproduzione di se stessa e, nelle sue forme e nella sua coscienza, riproduzione del mondo che la circonda.
Se al batterio delle origini è ovvio attribuire la maggior potenza vitale in assoluto, forse dobbiamo riconoscergli anche la coscienza più diretta e schietta, riservando alla nostra invece, solo la minuscola preziosità di una delle infinite e soggettive riproposizioni.
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