fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

giovedì 9 gennaio 2025

Presentazione

 La forma di un piccolo embrione inscritto in un cerchio, ecco l'alternativa a Darwin e alla modernità.

L'alternativa ecologica alla modernità già esiste ma è silente e non solo perché il mainstream ha potenti mezzi di propaganda ma soprattutto perché manca all'alternativa un senso condiviso, un'idea comune di quello che stiamo facendo.

Eppure abbiamo tutto per iniziare un mondo nuovo. Un'alimentazione sana, l'attenzione per il territorio, la sperimentazione di nuove forme aggregative, una finanza etica, una logica nonviolenta... Mentre tutti sperimentavano il consumismo qualcuno si occupava di "partire da sé" e produrre appunto quella ricchezza di strumenti e pratiche tra cui cercare nuove e feconde interconnessioni come quella che qui presentiamo.

Molte persone conoscono l'alimentazione macrobiotica e l'astrologia. Qui abbiamo scoperto che la macrobiotica non serve solo a tenerci in salute così come l'astrologia non serve solo a descrivere il nostro carattere. Queste due pratiche ci raccontano anche del nostro corpo riconoscendovi la struttura di uno schema generativo comune a tutti gli organismi viventi.

La storia testimonia che l'idea di leggere il corpo in uno schema circolare è molto antica. Questo è il simbolo del Duat, a simboleggiare l'inversione dell'ordine delle cose nell'aldilà, ed è un termine teologico dell'antico Egitto.


Ancora dall'Egitto l'affresco nel tempio di Dendera rappresenta le 36 decadi del cerchio astronomico come altrettanti personaggi tutelari delle diverse parti del corpo.


La melotesia, l'attribuzione delle parti del corpo alla sequenza dei segni zodiacali, è poi stata un'abitudine costante di tutto il nostro medioevo e rinascimento.


E da Vitruvio e da Leonardo ancora raccogliamo il tentativo di descrivere le geometrie del corpo in età adulta.


Ma è con l'intuizione di attribuire la circolarità al corpo nel suo momento generativo che si parte davvero. L'essere si forma sempre in uno spazio raccolto: un nido, un guscio, un utero, il baccello di un seme. Il corpo adulto manifesta forse armoniche proporzioni ma è nel momento in cui siamo una piccola virgola embrionale che ricaviamo il disegno delle nostre forme.


Altrettanto antica è la convinzione di riconoscere dei rapporti e dei nessi interni al corpo. In questo senso la fisiognomica della medicina tradizionale cinese permette ai cultori dell'alimentazione macrobiotica di controllare ogni giorno lo stato dei propri organi interni nei tratti del volto.


Questo ci permette di identificare tre settori corporei: corpo e testa, legati appunto da questo rapporto di fisiognomica, e gli arti. Le tre parti riportate sul cerchio zodiacale mostrano rapporti frazionari semplici: l'intero del cerchio riserva una mezza parte al corpo, un terzo agli arti ed il sesto rimanente alla testa.


Ecco dunque che arriviamo all'attualità. Circa vent'anni fa nel nostro ecovillaggio abbiamo trovato interessanti queste idee ed abbiamo provato a verificarle usando il cerchio zodiacale nella versione dell'astrologa italiana Luisa Morpurgo.



A questo dettaglio lo schema ci ha permesso un'analisi decade per decade del corpo umano, l'approfondimento nella descrizione di organi e sistemi, e la comparazione con i principali gruppi di esseri viventi.

I risultati di queste ricerche ci sembrano interessanti anche se ovviamente necessitano ora di un confronto sia sul piano dell'informazione scientifica che su quello della pratica olistica. 

La capacità descrittiva di questo schema ci sembra andare oltre un semplice vago simbolismo configurandosi come un vero e proprio schema generativo delle forme biologiche. Se così fosse il "feto nel cerchio" potrebbe rappresentare quel riferimento ontologico che stiamo aspettando. Non il risultato conclusivo di una ricerca ma l'inizio di un nuovo modo di vedere ed interpretare il mondo.

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