La realtà è unitaria:
Fr.50 “Ascoltando non me, ma il logos, è
saggio convenire che tutto è uno.”
dialettica e dinamica:
Fr.67: “Il dio è giorno notte, inverno
estate, guerra pace, sazietà fame, e muta come <il
fuoco>, quando si mescola ai profumi e
prende nome dall’aroma di ognuno di essi.”
Fr.80 “Bisogna però sapere che la guerra
è comune (a tutte le cose), che la giustizia è
contesa e che tutto accade secondo
contesa e necessità.”
e ciclica:
Fr.103 “Comune infatti e il principio e
la fine nella circonferenza del cerchio.”
Consapevole del limite imprescindibile che quell’uno rappresenta per
chi ci vive dentro, come origine del cosmo, come biogenesi:
Fr.18 “Se non spera, non troverà
l’insperabile, perché è introvabile e inaccessibile.”
O di difficile comprensione, come alcune ipotesi cosmogoniche
presentate dalla fisica moderna: l’armonia di un campo primario che
porta in sé la tentazione a rompersi, la “rottura spontanea della simmetria”, e
ad aprirsi nella realtà.
Fr.51 “Non comprendono come, pur
discordando in se stesso, è concorde: armonia
contrastante, come quella dell’arco e
della lira.”
Consapevole del gioco della relatività tra spazio e tempo:
Fr.52 “Il tempo è un fanciullo che gioca
spostando i dadi: il regno di un fanciullo.”
Consapevole del verso antientropico degli esseri viventi:
Questa è la ragionevole cosmologia ancora immaginabile ai tempi di
Eraclito, intuitiva, naturalistica. Poi basta, Platone sottrae l’anima alla gretta
realtà materiale, e quelli dello spirito diventeranno proprio i discorsi che
Eraclito cominciava a lamentare nei suoi contemporanei, retorici, ideologici,
opportunisti:
Fr.2 “Bisogna dunque seguire ciò che è
comune. Ma pur essendo questo logos comune,
la maggior parte degli uomini vivono come
se avessero una loro propria e particolare
saggezza”.
Così facendo l’umano vorrebbe dimenticare una realtà cui però non può
sottrarsi:
Fr.16 “Come potrebbe uno nascondersi a
ciò che non tramonta mai?”
Risultato, l’alienazione che accompagna il corso di ogni grande
civiltà e la storia delle sue ideologie:
Fr.70: “Da questo logos, con il quale
soprattutto continuamente sono in rapporto e che
governa tutte le cose, essi discordano e
le cose in cui ogni giorno si imbattono essi le
considerano estranee”.
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