fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

mercoledì 17 luglio 2013

Ormone maschile

Finito il post. Pubblica: clik!
Una piccola sensazione di compiaciuta soddisfazione, dura solo poche ore, dà magari il
tono ad una serata.
E' una sensazione che conosco: cento post in un anno, cento volte che la ritrovo. Una
piccola scarica di neurotrasmettitori, un certo assetto ormonale. Ma è la stessa, mi
sono accorto, di qualsiasi tipo di compito da eseguire, un lavoretto di poche ore,
l'attività di una giornata o una missione fuori casa.
Vivere delle piccole economie di una cascina permette di ritrovare la stessa dinamica in
mille diverse attività: tagliare la legna o bagnare l'orto, cucinare o scrivere un post.
E' la dinamica fisiologica dell'azione, l'alternarsi di certi dosaggi ormonali in una
ben determinata sequenza: la tensione delle aspettative, una completa presenza
nell'azione stessa e quindi la compiaciuta soddisfazione di cui si diceva... che poi si
stempera nel grigiore annoiato dell'attesa di un nuovo oggetto d'interesse!
Una ciclicità di stati psichici che mi sembra abbracciare ogni evento della vita, dalle
piccole battaglie quotidiane alle grandi manovre stagionali, come le annate scolastiche,
gli esami di pianoforte o la patente.
La vita intera, quella adulta perlomeno, come una successione di "missioni", ed il
ripetersi, continuo, di quella ciclicità. Come non pensare al ciclo della fertilità
femminile? Nell'azione, nel compimento di una missione, gli uomini vivono il loro "ciclo
mestruale"!



E allora non c'è "L'Uomo" ma ci sono tanti uomini, ciascuno sempre in un determinato
momento del suo ciclo, della sua attività. Così dunque ci possono essere uomini
sincroni, coordinati in un'azione comune.
Le donne sono spinte ad un determinato stato esistenziale dalla loro ciclica
dinamica ormonale, così gli uomini, ma inversamente, "spingono" i loro ormoni
organizzandosi la vita e gli impegni.
Se poi consideriamo la dinamica collettiva dei gruppi di genere, al maschile ci è
abbastanza facile constatare che "la socialità dell'azione sincronizza gli uomini". Nel
fare qualcosa assieme gli uomini costruiscono la società degli uomini.
Riguardo al femminile, la corrispondente affermazione dovrebbe risultare: "la
sincronicità ormonale delle donne le socializza e permette loro l'azione al femminile*".
Ricordando allora il dato, fisiologico studiato e documentato, dello spontaneo
sincronizzarsi del ciclo mestruale in gruppi di donne conviventi (come ad esempio
collegi o carceri), viene da pensare che solo un qualche tipo di "costrizione" possa
permettere la società delle donne, e che questa sia di necessità, al suo interno,
gerarchica.
E' questa l'ombra della madre, l'autorità femminile? E' questo il matriarcato?

* L'azione al femminile si configura come non-azione, la quiete indispensabile alla
stratificazione, alla preparazione dell'utero, la non-azione per la pro-creazione...
argomento per un prossimo post.

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