fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

sabato 16 febbraio 2013

Non date l'8xmille ai valdesi!


Il "17 febbraio", lo Statuto Albertino e la festa dei Valdesi, la memoria di una lotta 
per la libertà religiosa, una tappa della faticosa costruzione di una laica 
modernità... Ecco forse le assonanze che portano molti italiani a considerare con 
fiducia e simpatia la piccola enclave protestante, e a destinare loro il contributo 
dell'8xmille. Ma se lo meritano?
Il senso di un'appartenenza religiosa si trova probabilmente più nei riti famigliari e 
nella dimensione domestico-affettiva di un bambino che nei precetti di una teologia.
Ed un grande falò che brucia nella notte con tanta gente riunita attorno che canta 
l'epica di una storia plurisecolare...  non può che toccare le corde sensibili di un 
bambino.




Quando poi, a diciassette anni, tua madre ti prende a parte per il classico "discorso
serio" che sancisce il momento dell'iniziazione alla vita adulta, si chiude il cerchio
di una formazione personale. Nel mondo valdese il battesimo non viene imposto al
neonato inconsapevole, preferendo che sia l'adulto ad esprimere la scelta di
un'adesione religiosa: "io personalmente non sono credente - mi dice allora mia madre -
e tuo padre non so, non ne abbiamo mai parlato, ci sembra però importante conservare la
memoria storica ed il portato culturale di un'esperienza di minoranza..."
Ringraziando la liberalità, all'epoca scelsi di non aderire alla mia comunità religiosa
salvo poi riconoscermi addosso, negli anni a venire, tutti i limiti del portato
sostanziale della cultura protestante: un assetto radicalmente individualista e
l'abitudine a leggersi, muoversi e spargere i propri danni in una dimensione non meno
che internazionalista!

I valdesi nascono nel 1200 dalla predicazione di Pietro Valdo, commerciante di Lione
che, anticipando Lutero di tre secoli, concepisce e diffonde il posizionamento  che
diventerà caratterizzante di tutto il protestantesimo: il rapporto diretto tra
l'individuo e dio.
La traduzione delle sacre scritture e la loro divulgazione occupano la prima parte
della storia del movimento. Il tentativo di mantenersi all'interno della chiesa
cattolica ed il ruolo di barriera alle concezioni dualistiche dei catari, saranno i
primi esercizi di quell'internazionalismo che caratterizzerà il movimento nei secoli a
venire...
Purtroppo manca completamente una storia realistica di questa funzione di potere della
chiesa valdese. La storiografia ufficiale registra una storia parziale, tutta centrata
sulla persecuzione e che rimuove totalmente il ruolo svolto dai valdesi nella gestione
del potere.
Le stragi di questa storia ci sono state tutte, non sono certo invenzioni: i valdesi in
otto secoli hanno accumulato più martiri di quanti sono oggi. Ma se sono sopravvissuti
non è tanto per una loro straordinaria capacità di resistenza, quanto per il ruolo
variamente giocato a livello internazionale.
Una storia che non analizza le complicità ha lo spessore di una favola, e la mia
opinione è che le favole non fanno bene ai bambini, e neppure agli adulti.
Una funzione di manovalanza militare, l'istituzione di un addestramento militare della
gioventù, le prove di tiro del "taulass"... non servono solo per l'autodifesa ma sono
fattori che, uniti alla scolarizzazione, alla conoscenza delle lingue e ad un
atteggiamento mentale improntato al rigore e alla razionalità, hanno permesso ai
valdesi di ricoprire il loro ruolo nei giochi bellici e politici dell'europa in
formazione. Ad esempio ci sono anche i valdesi a combattere la celebre battaglia
dell'Assietta, cioè la difesa del piemonte dall'invasione francese del 1747. Le
carriere militari, come poi quelle nelle università e nelle istituzioni, hanno
consentito al piccolo popolo valdese un saldo radicamento nei centri del potere.

Il rapporto diretto con dio e l'emancipazione dalla mediazione della chiesa, gli
elementi essenziali del protestantesimo, possono sembrarci una conquista di libertà e
progresso... in queste terre cattoliche e papiste.
E invece non si tratta di quella libera comprensione della realtà che potremmo
immaginare come caratteristica di un umano completo e complesso. Non c'è la realtà
nell'orizzonte protestante, c'è sempre dio, e la gestione personale di quel rapporto è
solo un modo "tecnologico" di togliere qualunque importanza al "branco", alla specie e
alla essenziale socialità dell'umano.
La chiesa valdese è solo la strana contraddizione di una comunità di individualisti!

4 commenti:

  1. Mi sembrava che i loro progetti assistenziali, sociali e culturali fossero validi, e piuttosto di dare soldi alla chiesa cattolica li dò a loro. La tchiusura dell'Ospedale Valdese di Torino, un punto di eccellenza pazzesco che ho potuto verificare di persona, è una vera tragedia...

    RispondiElimina
  2. Scusa Giovanni ma trovo poco comprensibile la tua posizione: che cosa c'entra l'8x1000 ai valdesi con quel che dici?
    Non mi è poi chiaro quale sarebbe il "ruolo di potere" giocato dai valdesi, perchè le tue affermazioni sono piuttosto vaghe e generaliste. Puoi essere più specifico? grazie e un saluto
    Daniele Gardiol

    RispondiElimina
  3. Per quanto ne so, da non valdese, i valdesi sono gli unici soggetti 8x1000 che non non usano parte del ricevuto per pagare i loro ministri del culto o assimilabili. Usano tutto per progetti assistenziali, sociali e così via. In confronto, gli altri soggetti usano parte del ricevuto per autofinanziarsi, per così dire. Io do il mio 8x1000 a rotazione a chiese diverse, compresa la valdese ed esclusa la cattolica, che già riceve altre copiose sovvenzioni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. infatti, le chiese valdesi e metodiste utillizano l'intera somme per le opere sociali, in Italia e anche un pò nel mondo...

      Elimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.