<< Disse che si sarebbe messo al servizio del capitalismo (un
sarcasmo, o forse la chiamano ironia). La cosa non lo sorprese. Perché Elias
non dubitava che Johan Corneliussen fosse ancora marxista, e che cosa avrebbe
dovuto farsene? Possedeva in effetti una conoscenza unica, il marxismo, che gli
forniva una capacità superiore di interpretare i sogni della gente, visto che,
in fin dei conti, per ora stanno tutti dove stanno, cioè in questa società.
Solo mettendosi al servizio del capitalismo poteva realizzare quelle sue doti,
perché il capitalismo è in fondo l’unico capace di mettere a frutto quei sogni
e, soprattutto, di adoperare gli interpreti dei sogni. >>
Dag Solstad, Timidezza e dignità,
1994
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