Per dieci anni il nostro orto non ha subito danni da grandine, quest'anno invece siamo alla seconda grandinata, che è stata particolarmente intensa ed ha letteralmente maciullato tutto.
Tutto azzerato? No, qualcosa ha patito molto ma altre cose hanno subito danni tutto sommato relativi. Ad esempio il sedano per la sua struttura verticale regge bene la grandine, mentre le foglie larghe delle melanzane sono risultate essere un bersaglio perfetto.
La cosa interessante è considerare l'influenza del terreno di coltura rispetto alla capacità di ripresa della pianta.
Queste foto mostrano la stessa varietà di pomodori tondi: in serra, dove la grandine non è arrivata; su di una normale proda con un po' di letame; su di una proda alta al primo anno, ottanta centimetri di catasta di tronchi e legno marcescente.
Come potete vedere, a cinque giorni dalla grandinata, la reazione delle piante è ben diversa. Quella della proda classica è praticamente morta, ha perso foglie e frutti ed ha sviluppato un'accentuata virosi. Quella della proda alta invece, cresciuta vigorosa quasi come quelle in serra, al momento dell'evento era ben più robusta, non ha ancora sviluppato virosi e forse ha qualche probabilità di riprendersi.
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