Né crediate ch’io voglia far dello spirito: queste ch’io vo
annotando le son verità vere a Dio padre manifeste, e da me portate e patite
nel mio fegato porco ora in ora: verità psicologiche, verità storiche. Sono “fatti
accaduti” nella serie fenomenica. Ne consegue “un secondo tempo” sessuologico
che lega l’idea della mobilitazione alla psiche delle Marie Luise: il felice
pandemonio della mobilitazione filotudesca è desiderato per sé stesso, perocché
comporta un numero di possibili incontri e congiungimenti (accoppiamenti o
copule o coiti detti altresì chiavate) molto maggiore di quanti non ne consenta
la vita d’ogni giorno, la vita del “tempo di pace”. La sarabanda pazza (…)
agisce sui riflessi vagatonici della femminilità patriottarda e sul latente e
represso vagovulgismo delle Marie Luise con un senso di liberazione dai vincoli
ordinari: morali, religiosi, ecc.: vincoli di fatto: economici e famigliari (…)
Certe Marie Luise noiate stucche per tutta un’adolescenza
sui tappeti e tra i mobili santi appié i Lari di via Brisa, che hanno dovuto
dir “sì sì paparino: il papà ha sempre ragione” (come il Predappiofesso) al
loro nerobaffuto tiranno da voi celebrato paterfamilias, che hanno dovuto secondarne
le bizze, le gelosie, le rancure, la vanità proibitiva e castrativa per tutti
quei tragici anni che decorrono dal 13° in poi di loro età, non gli par vero
che una bella guerrona piena di carneficine e di bombazze le involi nel
calderone della carne, le tiri in crocerossa a medicar la pancia (basso ventre:
mito adonico) a’ feruti: di scheggia o di palla. Palle a parte, non è facile
per una Maria Luisa borghese milanese, regolarmente battezzata cresimata comunicata
potenziata dal kuce e finalmente hitlerata, che crede regolarmente in Cristo,
in Hitler e nel siluro volante, non è facile uscir dall’uggia di tutta una
adolescenza pianofortistica piena di paternoster e madreperla, libretto da
messa in tartaruga, <…>, coroncine di mughetti e di veli bianchi e di
gigli e di altri emblemi dell’imene indelibato: e andar pel mondo, libera finalmente
da’ rompicoglioni di genitori, a girar gli spedali e a vedere de’ bei maschi in
camicia (…)
Dico dunque che le Marie Luise-Vispo Terese bramavano la
mobilitazione e l’andirivieni-casino che le consegue perciocché la molteplicava
le buone occasioni e cioè gli incontri de’ duo sessi. Nel tramestio te tu
sgusci più facilmente di mano al Gran Veto: e dall’acque torbide te tu peschi
fuora il tu’ pesce, un bel tencone grasso ancor tutto saporoso di fango. E ne
deduco senz’altro argomentare i teoremi duo:
1° Teorema. La mobilitazione eccita le femmine che la
vagheggiano per cagioni sessuali (moltiplicato passaggio di joni maschili entro
la loro spera di percezione nell’unità di tempo; allentamento dei vincoli
inibitivi ossia ritentivi) e sono grate al destino o a quella testa di cavolo
(re, kuce, o poppolo) che gliela procura. (Teorema riguardante un dato di
fatto: un fatto della psiche e del costume: enunciato storico.)
2° Teorema. In una società ben ordinata, cioè in una società
morale, deve essere impedito a le femine Marie Luise, e a tutti coloro che si
comportano e agiscono con la leggerezza vacchesca delle Marie Luise, di
scatenare la guerra per ottenere facilità sessuali. (Enunciato parenetico).
Carlo Emilio Gadda, “Eros e Priapo”, pp. 88-93, Adelphi 2016
(1945)
Perchè avercela tanto con chi vuole fottere!?
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