Ho provato a fare una ricerca fra le fattorie aderenti al WWOOF
(l’associazione che permette a giovani di tutto il mondo di fare esperienze
formative in agricoltura biologica). Grazie al motore di ricerca ho vagliato le
schede di presentazione delle cascine ospitanti ed ho selezionato quelle che
hanno usato i termini: vegetarian, vegan, macrobiotic, gay. Per fare un
confronto ho poi cercato gli stessi dati nell’elenco delle fattorie tedesche.
in Italia: vegetarian 50%, vegan 10%, macrobiotic <1% , gay <1%
in Germania: vegetarian 40%, vegan 5%, macrobiotic 0%, gay 0%
Da questi dati emerge, forse con sorpresa, un’Italia all’avanguardia
nella ricerca di una cultura ecologica e salutare. Allo stesso tempo il
raffronto fra i diversi criteri alimentari adottati denota la gran fatica a
pervenire ad un pieno realismo e ad una sincera valutazione delle proprie
produzioni come delle proprie scelte di gusto. Si evidenzia una palese
contraddizione: formaggio vino e carne che sembrano essere le possibilità
produttive di quest’Italia non più industriale (a conferma l’expo di Milano che
si è incentrato sull’alimentazione), sono anche i prodotti che ci riempiono gli
ospedali.
I numeri evidenziano un lento percorso di consapevolezza di cui,
malgrado tutto, sembriamo essere all’avanguardia, l’Italia potrebbe essere il
primo paese europeo in cui può definirsi una valutazione più realistica del
fenomeno economico, una valutazione in cui finalmente si tenga conto degli
effetti e dei disvalori economici, in cui si potrà cominciare a parlare dei
costi sociali relativi alle produzioni.
Quanto alla rarità del termine gay (ed il dato non indica agricoltori
omosessuali dichiarati, ma genericamente posti “gay friendly”), sembra dire che
il mondo agreste ancora non brilla per sperimentazione sociale. Eppure, se
cerco di immaginare le aspettative dei tanti giovani che ho visto passare qui
da noi in questi tre anni di attività WWOOF, credo che l’interesse per un dato
sociale di maggiore complessità accompagni strettamente la ricerca di ecologia
ed autonomia grazie al tramite essenziale della salute.
Nessun commento:
Posta un commento