fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

martedì 31 ottobre 2023

6 Il cambio di paradigma

 Se anche fosse solo di natura didattica, la forte corrispondenza che si dimostra tra uno schema astratto e le forme biologiche ci permette un radicale cambio di paradigma nella considerazione degli esseri.

La forma di una qualunque specie non sarà più dunque solo la sommatoria di una serie di funzionalità frutto del caso e selezione della storia, come dice l'evoluzionismo, ma la sempre diretta manifestazione di una legge generale, di uno schema comune che in ogni specie e in ogni individuo realizza un esemplare unico.

In un paradigma, che sia più complesso dell'evoluzionismo, le specie per prima cosa nascono col loro particolare assetto, ricavato da logiche interne, e solo poi si confrontano col mondo trovando creativamente un qualche uso per ogni loro parte, o anche no...

L'evoluzionismo ha dovuto ansiosamente cercare una funzione per ogni carattere, ma in questa prospettiva non è necessario. Le ali delle farfalle sono colorate perché esprimono un intrinseco carattere di una parte del cerchio... poi qualche specie di farfalla troverà utile quel carattere, altre magari solo l'impaccio.

I ragni producono seta per loro assetto intrinseco. Molte specie troveranno un qualche uso (dei più diversi, tra l'altro) per quella particolare vocazione, altri semplicemente riempiranno il mondo di inutili e noiose ragnatele "perché è nella loro natura"!

I testicoli stanno appesi fuori dal corpo perché devono stare a temperatura leggermente inferiore... salvo che nelle specie che li ritengono all'interno! Dovrebbe bastare un esempio di avvitamento logico come questo a far capire come la spiegazione evoluzionista sia stata un inutile ma costante spreco di energia mentale in intere generazioni di scienziati.

Smettiamola, rassegnamoci al fatto che il riduzionismo permette fantastici approfondimenti nei dettagli, ma è del tutto incapace di ridarci un senso complessivo delle cose. Quello dobbiamo riconoscerlo da noi, nell'autocoscienza del nostro stesso schema costitutivo.

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