fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

sabato 11 novembre 2023

La città deve tornare ad essere solo uno strumento

 Ho trovato interessante l'intervento "La casa per tornare umani" di Stefano Serafini su Casa Del Sole TV  (https://www.youtube.com/watch?v=sy4CjyKIs1E) sul tema della bioarchitettura. Serafini ci avverte dei rischi del "green-washing" (l'attuale tendenza della speculazione green che riedita i vecchi palazzoni aggiungendo due alberelli sul tetto), e ci informa sulle potenzialità di autocostruzione, tecniche ecologiche e forme alternative di autodeterminazione architettonica ed urbanistica delle comunità locali.

Mi piacerebbe arricchirlo di questa riflessione: non diamo per scontata la natura della città e delle motivazioni che portano a volerci vivere. Se diamo invece per assunto, almeno in questa sede, che un umano ragionevole sano e complesso non è concepibile senza un buon rapporto col territorio, con la comunità locale, e con l'autoproduzione del proprio cibo e delle sue necessità primarie... allora cosa può giustificare il vivere in città, scelta che inevitabilmente spezza il legame col territorio ed ingenera, con i suoi consumi, l'irresponsabilità dell'economia di mercato?

Motivi tecnici specialistici amministrativi, ok un raggruppamento urbano può giustificarsi come centro dei servizi per un certo territorio: un ospedale, una scuola, una istituzione pubblica, servizi industriali e commerciali, quindi ovviamente anche gli alloggi di chi vi lavora, e i relativi servizi e svaghi... e il relativo troiaio che ha sempre affascinato e promosso le grandi città di tutto il mondo!

Qualunque città è moderna.

Fin qui va bene, il problema è di volerci fare figli ed insediarcisi per la vita! E' ragionevole che tutti dalla vita di provincia debbano avere l'opportunità di fare un'esperienza di urbanesimo per i motivi più vari: un periodo di carriera professionale, un servizio pubblico temporaneo, qualche anno di stipendio... lo sfizio suo! Tutto va bene ma non è ragionevole che per fare quello uno debba buttare via il suo riferimento locale e gli amici di casa, e tanto meno ragionevole il farci nascere qualcuno: perché noi saremmo stati delle persone ancora radicate nella realtà che hanno fatto un'esperienza di modernità, degli umani completi quindi degli agricoltori anche capaci di urbanesimo ed internazionalismo, mentre loro non potranno che essere degli urbanizzati tesi ad un internazionalismo aggressivo, dei nativi urbani, degli alienati.

E, peggio ancora, mentre qui si discute di ritrovare la ricetta di un individuo un po' più sano, in realtà la fuori ci aspetta la nuova generazione dei nativi digitali, dall'urbanizzazione al web, un ulteriore salto verso l'irrealtà!

giovedì 2 novembre 2023

Vaccinati contro mafia e altre debolezze?

 Siamo arrivati ad ammettere che il potere delle élite è generato dalla debolezza popolare? Bene, ma non basta! Se il mondo è nella merda è anche perché ciascuno di noi che vorremmo un'alternativa è impastoiato in qualcosa che lo frena. Ognuno di noi deve trovare quel blocco dentro di sé e superarlo... Autocoscienza compagni!

No, non c'è bisogno di pagare un terapista, spesso basta guardarsi attorno e lasciarsi interrogare dalle esperienze altrui. Lasciamoci contaminare, se vogliamo essere comunità non solo l'altro deve essere ovviamente libero di fare le sue scelte, ma quelle scelte e quelle esperienze devono interrogarmi.

Facciamo un esempio pratico: qualcuno nel villaggio "dei risvegliati" si interessa di produzioni biologiche e qualcun altro di sana alimentazione.. e cosa facciamo con l'amico che alleva le capre macella i capretti e fa il formaggio tradizionale?

Il libero mercato salva capre e cavoli, tutto è buono da vendere! Io copro te che tu copri me... Qui no, qui dobbiamo dircele senza sconti, realismo: caro amico allevatore, il villaggio ha deciso di escludere la carne rossa dalla dieta quindi inventati un altro mestiere.

Non c'è da girarci intorno, questo è il punto principale. Poi potremo inventarci altri modi di usare la sapienza tradizionale dell'allevamento con animali da utilità di vario genere... ma non possiamo più considerare legittima e difendibile la pubblicità di carne latte e formaggi, quand'anche biologici e di antiche tradizioni.

Il soggetto alternativo è davvero alternativo quando sa affrontare le critiche che lo pungono sul vivo e sa reagire creativamente.

Quindi sotto con l'autocritica... dio patria famiglia: la voglia di parrocchia è una parodia di un legittimo interesse al trascendente, il sovranismo incrosta di simboli e soffoca il più sincero genius loci di qualunque luogo, la famiglia è una triste semplificazione di un sano gruppo sociale; e ancora la vita cittadina è un'indifendibile deroga al risiedere responsabilmente sul territorio; la vita virtuale nello spazio digitale è la rinuncia ad un indispensabile principio di realtà; l'adesione a ruoli di genere stereotipati e la rassegnazione ad una dimensione individualistica sono il prezzo ed il rituale autolesionistico per l'appartenenza alla tribù della società industriale e al suo implicito e inesorabile decadimento umano... ognuno trovi il suo!