fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

giovedì 31 agosto 2023

... scusate lo sfogo

 Per la gente di sinistra l'ecovillaggio ha da essere una sfida di destra e, ovviamente, per la gente di destra una sfida di sinistra. Solo così possiamo pensare di arruolare un equipaggio capace di un ambizioso viaggio nel futuro: la sopravvivenza a questa merda montante!

Per la gente di destra il discorso è abbastanza semplice. E' intuitivo che alla rigidezza reazionaria dei soldatini farebbe bene confrontarsi con discorsi un po' più larghi del loro orizzonte visivo: socialità, buonumore, ecologia... dai rilassatevi, peace and love!

E' per la gente di sinistra che il discorso si fa più interessante. Perché il socialismo non ha riempito spontaneamente quell'altra ipotesi di stile di vita che l'ecovillaggio, come qui lo intendiamo, può rappresentare?

Perché quei bei discorsi sono in realtà retorici: vi siete fatti piacere l'individualismo, in realtà, ve ne state chiusi nelle vostre famiglie di merda, coi vostri gusti, coi vostri tempi per l'evoluzione personale... Carissimi, siete senza coglioni (e senza ovaie per essere inclusivi) cioè sterili e biofobi. Siete delle mezzeseghe che immerdate tutto ciò che toccate, svicolate ad ogni serio confronto con tutta la viscidezza che vi è possibile. Dietro la maschera dei buoni sentimenti c'è solo la paura e l'incapacità di diventare finalmente adulti ed affrontare le sfide della vita.

Guardate che la Macrobiotica non è solo il rispetto della vita delle bestioline, ma è il principale strumento di autocostruzione di sé. Rendersi conto che con l'alimentazione ognuno di noi può portarsi alla massima vitalità e complessità che gli è possibile: questa è la sfida. L'autocoltivazione di sé è di destra, evidentemente, significa realizzare concretamente quello spauracchio di "superuomo" da cui ci si è tanto sentiti in dovere di rifuggire.

La superumanità che può coltivarsi in un ecovillaggio è semplicemente la vita, che certo primeggia, ma non per delirio di onnipotenza, ma solo perché tutti gli altri, idioti, hanno fatto un passo indietro!

Buonpro vi faccia


P.S. E adesso non usate la solita scusa che ho già sentito mille volte: "eh ma non basta, anch'io ho mangiato macrobiotico, tanto tempo fa"... No cari, la pratica di quei criteri non è una religione salvifica come vi piacerebbe tanto, ma solo uno strumento. Dovete guardare il fine: uscire dall'individualismo, e se non ci riuscite continuate quanto basta. E se davvero non basta... ebbè che si compia il vostro infausto destino! (cattivissimo augurio di destra!)

P.S.2 Vi sento già, che provate addirittura a scusarmi pur di pararvi il culo: "eh dobbiamo capirlo, è solo lo sfogo per il suo lutto..."

P.S.3 Cionontoglie, rispetto a quanto prima, che anche i superuomini non abbiano una superpaura fottuta che gli amici si allontanino per aver superato la "dose critica sostenibile"...

martedì 29 agosto 2023

Ennesima riformulazione della filosofia dell'ecovillaggio globale...

 Se possiamo pensare che la coscienza cosmica dà forma al mondo, le nostre piccole coscienze individuali al massimo possono ambire a con-formarsi al mondo, cioè comprenderlo il più realisticamente possibile in misura dell'unico strumento euristico a nostra disposizione: la relazione tra soggettività.

Questo strumento penso quindi possa soltanto essere il corretto posizionamento sociale che ci è connaturato e cioè la socievolezza. La cifra delle nostre relazioni può allora essere: lo sprone reciproco al massimo realismo che ci è possibile a riguardo di noi stessi e del mondo.

Dicendo questo sto ovviamente anche tacitamente commentando il fatto che, in alternativa a questa conformazione alla nostra forma ideale sana e complessa, si possa essere individualisti cioè cognitivamente in un falsopiano ideologico - quale che sia tra i mille possibili - e concretamente in lotta con noi stessi e tra di noi, nel mondo consueto che purtroppo conosciamo e che potremmo definire la modalità del fottere, della guerra, della competizione.

La civiltà come storia del fottere porta allora ad un epilogo sempre modernista: cioè questa nostra società industriale e globalizzata - figlia di un certo percorso che dall'europa porta i puritani ad infestare il continente americano e da lì distruggere tutto il mondo in un delirio di onnipotenza...- è solo una delle mille possibili, e probabilmente già occorse in una storia reale e misconosciuta,  è solo la normale forma di degenerare dell'umano.

Se però l'esperienza umana può contemplare anche la sua malattia, diciamo l'inciampo, l'esperienza sbagliata da cui imparare... allora la speranza e la tensione di un umano sano e ragionevole potrà essere soltanto post-moderna cioè qualcuno che perviene a più miti consigli, ad una vita ecologica che non nega l'esperienza fatta e gli strumenti anche tecnologici o sociali acquisiti, ma li socializza positivamente e nelle giuste proporzioni rispetto ad un fine di vitale riproduzione e cognitiva riconoscenza nell'alveo del grande flusso del cosmo.


(in dialogo con Mirco Mariucci dopo aver visto il video del canale Border Night su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=xJsTsJhnvrM

e letto succintamente il lunghissimo... articolo sul suo blog utopiarazionale.blogspot.com "Dalla Distopia all'Utopia: come realizzare una società ideale trasformando l'utopia in realtà")

lunedì 21 agosto 2023

Vittimisti e reazionari

 Il diritto naturale invocato per difendere la famiglia dai deliri del transumanesimo è una posizione a ben vedere molto debole perché, come al solito, non identifica la complicità popolare. Sulla non voglia di far figli da parte dei più... molto si può disquisire, mentre risulta sicuramente più chiaro se facciamo l'esempio sull'agricoltura:

Il diritto naturale di mangiare un cibo sano autoprodotto localmente crolla non tanto e non solo per l'attacco, innegabile, del liberismo multinazionale, quanto piuttosto perché dagli anni '50 in poi siamo tutti andati a vivere in città e a comprare al supermercato. Quindi siamo tutti complici perché siamo tutti moderni e, soprattutto, siamo tutti moderni perché le vecchie strutture avevano anche dei limiti.

Non possiamo dunque invocare acriticamente familismo e provincialismo, dobbiamo piuttosto essere capaci di andare oltre e ripensare le nostre strutture sociali e territoriali in senso inevitabilmente postmoderno!

domenica 20 agosto 2023

I fantasmi

 Il problema, coi propri fantasmi,

è stabilire se sono reminiscenze...

o premonizioni!

giovedì 17 agosto 2023

Fondando qualcosa di nuovo

 Cara E.,

per me il paragone naturalistico non è sminuente. Noi siamo animali e questa è la base di realismo d'ogni nostro discorso, l'umano è una specificazione di quel discorso non un'alternativa spiritualizzante che rischia di alienarci dal mondo naturale. Anche perché quale mondo può esistere al di fuori della realtà naturale? Al massimo l'incomprensione della stessa, cioè il falsopiano ideologico in cui molto spesso ci capita di inciampare...

E allora posso dirti che La Maltenuta è stata fondata con l'intento di ospitare il fantomatico "branco umano" che io presuppongo debba corrispondere alla nostra forma, per quanto storicamente ci possa sembrare oggi di difficile definizione in base alle nostre povere esperienze molto culturalizzate e tragicamente molto poco realistiche.

Ma non possiamo teorizzare astrattamente, ed allora alla Maltenuta vedrai qualcosa che somiglia ad un single se destino vuole che rimarrò solo. Così come prima Piero ed io potevamo sembrare banalmente una coppia. Oppure io e te (separata col tuo bambino a carico) potremmo sembrare una famiglia; e se ci fosse anche per esempio tuo fratello e mio nipote potremmo sembrare una famiglia allargata...

In sostanza dobbiamo essere realistici anche a guardare noi stessi, contestualmente, oggi, per come siamo combinati. Ma senza dimenticare uno sguardo più largo e comprensivo che è indispensabile per non chiudere la nostra capacità cognitiva sul qui ed ora.

Da qui le considerazioni per esempio che la Maltenuta, la logica di branco cioè, è  incompatibile con la tradizionale famiglia fondata sull'egoismo (fosse anche teso soltanto al semplice allevamento della prole): la Maltenuta  non può essere un ecovillaggio di famiglie!

Se poi M. ed altri amici ed amiche volessero partecipare allora potremmo cominciare a ragionare in termini di due "società di genere", dove in un'esperienza davvero collettiva si comincia a sentire il bisogno di esprimersi e fare le cose associati "alla maniera degli uomini" e "alla maniera delle donne", arrivando così ad indagare seriamente quelle specificità che invece oggi il transumanesimo, diciamo "transessualizzante", sta semplificando e confondendo!

Ciao