fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

lunedì 11 marzo 2013

Valutazioni in corso...


Cari lettori,

Questo è il post di compleanno del blog "La Civiltà del Fottere".
E' nato il 11 marzo 2012 come conseguenza del mio personale risentimento per aver passato un anno intero a scrivere un libro - "Stato di Grazia", una ricerca critica sulla genesi della modernità - che nessuno ha voluto leggere.
Con il blog ho provato ad applicare i presupposti filosofici del libro ad una serie di argomenti trattati sinteticamente in forma di post, ed ho scoperto che i singoli temi possono anche risultare interessanti. Non mi sarei aspettato che questa bacheca virtuale sarebbe stata visitata, in un anno, più di 11mila volte! Interessante, ma non abbastanza da spingere alcuno ad approfondire la visione d'insieme che ho presentato nel libro. Nessuno degli 11mila visitatori ha acquistato il libro, ed il numero dei commenti sul blog è stato ridicolo.



Le statistiche del blog mi dicono che i post più battuti sono stati quelli che testimoniavano esperienze pratiche, questi hanno trascinato quelli che invece parlavano di maschile e femminile... Certo, in una società individualista è proprio il genere sessuale la "tecnologia" che si cavalca, e nessuno vuole togliersi la sedia da sotto il culo... Ma chiunque si riconosca una qualche piccola residua velleità alternativa, è costretto ad ammettere che sono motivazioni profonde, e tra queste dunque il genere, a determinare il tipo di vita che si è scelto nella pratica.
Su questo IL TABU', cari lettori, ma non si cambia stile di vita senza passare dall'individualismo a qualcosaltro... all'accettazione del piano sociale, del branco, della specie e quindi della sua forma.
Certo, la vita individualista è terribilmente noiosa, ed ho il sospetto di aver lavorato solo per ridurre questa noia. Anch'io ho provato a smanettare sul computer per trovare qualcosa di interessante nel grande mare di internet. Ci ho trovato proprio poco ma non mi abbatto: ho la fortuna di poterla evitare questa vita, triste solitaria e voyeristica, perché ho un branco dove respirare, un branco raffazzonato, tenuto assieme con lo sputo e rinvigorito dalla compagnia di svariate aggregazioni animali, un branco piccolo e misero ma pur sempre un branco.
Per cui potrei anche chiuderlo questo blog, ricordando a chi l'ha visitato che non è il piano virtuale a cambiare le cose ma quello concreto di ciò che siamo capaci a fare... Sarebbe la mia prima reazione, cazzonesca e intransigente sui princìpi... e sicuramente comoda per tutto il lavoro non ripagato che mi eviterei! Questa sarebbe la reazione individualista. Poi ci penso su e arrivo alla conclusione che, per quanto triste sia accorgersi dell'enorme distanza tra le aspettative e la realtà, questa è la realtà da riconoscere e rispettare. Non posso lamentarmi se i frequentatori della società virtuale si rivelano virtuali!
Stupirmi no, ma neppure far finta che ciò sia normale. "Attenti perché la situazione è grave", è necessario che io dica, "non solo tutti inquinano ma chi dichiara di non voler inquinare è il più lontano dalla possibilità di un cambiamento concreto: la condizione postmoderna è una risacca di umanità e la dimensione virtuale è il suo respiro".
Detto questo il blog resta fruibile, come materiale documentale, informazioni e strumenti concreti. Se qualcuno ci troverà qualcosa di buono lo potrà comunque visitare e portarsi a casa il pezzo che più gli interessa, e se qualcuno vorrà tenerlo "vivo" potrà sempre postare dei commenti.
Di esperienze interessanti da raccogliere nel blog ce ne saranno ancora e non sono certo gli argomenti a mancare perché, se non ve ne siete ancora accorti, è il modo di coglierli e trattarli che fa la differenza! Non mi chiedete però la periodicità e la frequenza cui vi ho abituati: non mi sembra dignitoso comunicare con migliaia di persone e non arrivare a conoscerne mezza.
Rinuncio a quella pretesa (è inutile insistere, se la bestia selvatica fa un passo indietro potrò solo ottenere di farla scappare), ma non allo strumento che continuerà a servire comunque ad un gruppo di persone per "appuntare" le sue esperienze di autonomia e di ricerca critica.


finora in questo blog:

- si è tentata un'analisi storico/politica che partisse da presupposti di COMPLICITA'
- si è iniziato un discorso sull'AUTONOMIA raccogliendo esperienze concrete in corso
- si è lavorato nel verso di svelare l'importana della questione di GENERE: di come   interpretiamo il    maschile ed il femminile, nel fondare un certo stile di vita
- si è ragionato su di un parametro di FORMA, intesa come riferimento sia su di un   piano di conoscenza  che di esperienza di sé


per contattarmi
giovannijalla@yahoo.it


Auguri di una vita serena a tutti
g.j.


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