fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

venerdì 22 settembre 2023

Planet Local Summit '23

 Cara Tiziana Alterio,

ti ho sentita presentare il Planet Local Summit '23 su youtube al programma di Casa del Sole TV "Levante" del 22 settembre (che è anche il giorno del mio 52esimo compleanno, per chi guarda alle coincidenze) ed ho pensato che eravamo pienamente in sintonia.

Io sono proprio uno di quelli che i baldi alternativi oggi giudicano imboscato. Ed in effetti da vent'anni vivo in un ecovillaggio tra i boschi della provincia di Torino... ma non mi sento per nulla fuori dal mondo! Anzi rivendico questo come l'unico posizionamento in grado di offrire quel senso alternativo e complessivo di cui sembrano mancare i baldi giovani!

Noi, della generazione dei movimentarismi anni '80, abbiamo mancato proprio di quello: abbiamo elaborato giustamente i nostri soggettivismi (femminista, omosessuale, ecologista, salutista o quant'altro) ma non quanto basta a superarli per la ricerca di un senso organico a tutto ciò e per la costruzione di una reale alternativa proponibile ed efficace. Eccoci dunque al tragico epilogo transumanista dove tutti i nostri temi sono diventati arma del nemico, e la "resilienza" della decrescita è diventata l'orrido motto di Draghi!

Noi qui per vent'anni abbiamo cercato di dar voce a quella ricerca di senso che puoi ripercorrere nel blog del villaggio "La Civiltà del Fottere" e nel libriccino ivi presentato (non penso sia più in distribuzione ma posso mandartene una copia). Se vuoi un sunto penso stia in un modo di intendere le relazioni come patto di reciproco aiuto e sprone ad essere realistici ed evitare religioni, ideologie o autogiustificazioni.

Purtroppo questo punto di vista "teorico" è molto difficile da sostenere se non supportato al contempo da una invece molto concreta crescita di salute e complessità nello stile di vita, nell'abitare, nell'alimentazione etc.

Questo ha fatto sì che in questi vent'anni la nostra proposta non sia stata accolta con molto entusiasmo, né dal lato intellettuale né da quello del convivere pratico. Ho paura che la generazione dopo la nostra (i grillini cinquestelle che si sono lasciati infiltrare...) abbia rappresentato una interruzione della memoria storica, uno svenimento anche solo momentaneo ma che mi fa dubitare di essere più capace di farmi capire dalle nuove generazioni.

Da poco inoltre mi è mancato il mio compagno di vita e di ricerca. E questo, al di là della tristezza personale, mi fa una rabbia incredibile nel constatare che, quanto più mi sembra di aver delle cose da dire e da ragionare nel costruire questo mondo nuovo, tanto meno mi sento visibile e comprensibile dai giovani che dovrebbero farlo!

Confido nell'essere coetanei e ti rivolgo l'ennesimo tentativo di interlocuzione culturale. Ad esempio vorrei stuzzicare la tua curiosità riguardo ad un accenno nella tua intervista: ad un certo punto hai qualificato gli attributi del nuovo pensiero che necessitiamo come femminili piuttosto che delle donne di per sé (e come darti torto guardando le nostre governanti!) Io ti rilancio la questione di genere in questi termini: siamo sicuri di qualificare correttamente (con sincerità personale e realismo "scientifico", aggiungo) la reale natura dei generi sessuali o siamo di fronte per caso ad un pregiudizio culturale talmente profondo e pervasivo da essere quasi invisibile?

Saluti e auguri per il tuo bellissimo lavoro e impegno

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