fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

sabato 11 gennaio 2014

Ecologia trascendentale

Al di là del balbettio di qualsiasi religione, possiamo provare a rileggere naturalisticamente il termine trascendenza.
Qualsiasi organismo animale è costretto a condursi tra l'immanenza della sua esperienza individuale e la trascendenza dello schema da cui ha tratto la sua forma. La discrepanza tra i due piani rappresenta la differenza di potenziale costitutiva della sua voglia di esistere, di respirare, di mangiare, di riprodursi. In ogni momento della nostra fisiologia e, prima ancora, del nostro sviluppo verso la forma adulta, è in atto questa tensione vitale e tutti vi ottemperano col proprio istinto.
Anche l'umana specie ha continuato ad usare l'istinto, vi ha però aggiunto il piano cognitivo per cui noi oggi, per esempio, possiamo tornare qui a parlare in termini espressi del nostro rapporto coi bisogni fondamentali e di come questi ci apparentino all'intero bioma.
Di questa consapevolezza possiamo avere testimonianze archeologiche solo nel momento del suo cedimento a favore di forme evidenti di ritualità e religione. Ma questo è solo l'inizio dei tempi storici, l'inizio di una Civiltà che rischia di farci dimenticare i tempi lunghi della specie e del suo inserimento ecologico nell'ambiente.
L'ecologia dei nostri antenati purtroppo è intestimoniabile ma noi, ciononostante, dobbiamo riconoscere all'ancestrale un rapporto ancora ecologico con la trascendenza.




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