fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

mercoledì 24 aprile 2013

Fotovoltaico nella Vauda

Sono stato, due giorni fa, ad una manifestazione contro la costruzione di un grosso 
impianto fotovoltaico a terra in un area protetta qui vicino (Riserva della Vauda)
Che tristezza, la giornata era piovosa ma non era la pioggia... era il tono sommesso, la 
debolezza della flebile protesta. Mentre tutti si guardava allo scempio dei 500mila 
pannelli che sarebbero venuti a coprire 70! ettari di terreno (dovremmo ovviamente 
vietare qualsiasi copertura del suolo fino a che ci sarà un angolo di tetto libero da 
qualche parte!), io guardavo il prato e pensavo "ma questa è già una tecnologia, sono 
pascoli,fieno e mais: tutto per la vacca sacra dell'allevamento".




Certo, è fortemente verosimile che dietro ci sia il solito intreccio di interessi, 
corruzione e tangenti, ma il punto non è questo. La debolezza della protesta stava nel 
non vedere l'evidenza di quel confronto di tecnologie.
"Difendere l'ambiente perché noi ci sentiamo ormai persi e che almeno si salvi lui", 
ecco questo mi sembra il mezzo ambientalismo che ci possiamo permettere quando non 
vediamo la sedia su cui siamo seduti.
Pensiamo di dover difendere l'ambiente dalla nostra presenza, facciamo appello ai nostri 
consimili di tirarsi via di lì, di smetterla di far danni... Spesso serve solo per 
pulirci la coscienza, ma comunque non basta.
Difendiamo il territorio con la nostra presenza, dovremmo invece dire. Opporre 
interessi agli interessi, non ideali. Questo sarebbe maggiormente efficace: l'ecologia 
si fa solo cambiando stile di vita. Possiamo fare tutte le leggi che vogliamo, ma le 
leggi regolano le nostre debolezze e i nostri limiti, non le nostre capacità di 
autonomia.
Ci va gente che torni a trovare interesse per il territorio e che possa dimostrare un 
modello di insediamento e sussistenza realistico. Ecco allora che il riconoscimento di 
questo vivere alternativo può rappresentare una richiesta politica legittima e 
culturalmente forte da contrapporre a questo come ai tanti altri tentativi di fottere 
l'ambiente e le risorse di tutti.



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