fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

sabato 21 luglio 2012

Battisti e De Gregori


E' giovedì sera. Radio Capital trasmette un'ora intera di Lucio Battisti, con tanto
di commento cultural-agiografico.
Mi chiedo come mai la sinistra non si poteva permettere Battisti. Come mai era
considerato di destra e quelli di sinistra non lo ascoltavano in pubblico, ma si 
imparavano le canzoni a memoria in privato?






Premetto che non sono un critico musicale (e Battisti mi è banalmente simpatico
perché, come Mina, si è nascosto, evitando quindi di dire troppe cazzate), mi 
sembra comunque evidente il suo talento e le capacità di sperimentazione ma, se 
andiamo a vedere che mondo si esprime con le sue canzoni, troviamo sempre e 
ossessivamente la coppia.
Il team Battisti-Mogol era di destra perché cantava un mondo perfettamente
individualista: il maschio che canta il suo amore. Ma allora, la sinistra che lo 
osteggiava aveva qualche alternativa da proporre a questa deriva individualista? La 
risposta è no!
Certo, a sinistra c'era il sentore che la vita e la sessualità non potessero
esaurirsi nel rapporto di coppia, che ci fosse qualche cosa di più, una valenza 
sociale, di condivisione, di "comunismo".
Ma se con la mente cerco un'alternativa a Battisti... ecco comparire De Gregori: i
suoi testi sono totalmente indecifrabili, sfido chiunque a trovare un senso ai 
versi di "Alice guarda i gatti". Certo, potete dire che sono semplicemente poetici, 
o forse futuristi... ma certamente non definiscono un altro amore possibile!
La fuga estetica di De Gregori o la chiusura su di sé di Battisti sono stati due
modi di svicolare dalla domanda scomoda: qual'è il mio rapporto con gli altri della 
mia specie?
Se sei un uomo non mi interessa tanto sapere come te la cavi con le donne, ma
piuttosto cosa hai deciso di farci con gli altri uomini. Se sei donna vorrei 
parlarti del femminismo, nel senso più evitato: vorrei chiederti cosa hai deciso di 
fare con le altre donne.

2 commenti:

  1. Oh che sorpresa! scoprirvi nel caos della rete con questo blog, per puro caso passando per un commento dal blog di pecoranera...avremo modo di risentirci, sta cazzo di argilla m'è rimasta impressa da quella volta più di queste osannate balle di paglia.
    PS ma di Guccini che mi dici, per me l'uomo da osteria popolare, festa dell'unità, fustagno e cabernet è lui! Ciao Alex-Vicenza

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  2. Battisti era "considerato di destra",ma non era realmente di destra. Se guardiamo il programma tutti insieme del 71,Battisti inizia la trasmissione cantando il brano "let's sunshine" di Hair,brano pacifista dei flower power. Amava i cantanti di colore ed era per l'integrazione degli immigrati (basta ascoltare il brano "straniero"scritto da lui con la moglie,dopo mogol). Il punto è che di Battisti si conoscono i brani più orecchiabili,trascurando quel periodo che va dal Nostro caro angelo, Anima Latina (dove viene criticato l'amore borghese) sino ad Eh Già. Bisogna rivalutare questo musicista (che tra l'altro non era l'autore dei testi) e scoprire anche di chi si attorniava per scoprire che con la destra non aveva niente con cui spartire. Basti pensare che grazie al suo fotografo e amico (che era di estrema sinistra) stava per partecipare al festival del proletariato giovanile del 75. Se si legge la sua biografia si scoprono questi dettagli.

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