fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

mercoledì 27 giugno 2012

Falli e orti


I romani erano soliti esporre nei loro orti, a propiziarne la fertilità, falli di legno. I greci invece, con la stessa finalità, organizzavano processioni con statue di enormi falli di legno chiamate phallophorie.






Ma i mitologi sono concordi nell'attribuire al fallo un significato di potenza virile. Come mai allora queste culture l'hanno preso a simbolo di fertilità invece di un più consueto simbolo femminile? E' l'utero che è fertile e fin dalla preistoria la fertilità è stata rappresentata da statuette femminili con culi pingui e tette in soprannumero.
Proponiamo una soluzione a questo enigma che non si basa sugli studi classici e che non ha bisogno di scomodare Priapo e Dioniso.
Nella nostra esperienza di orticoltori ci siamo trovati nella necessità di correggere un terreno particolarmente argilloso. Fukuoka suggerisce il metodo di sotterrare legno, e noi l'abbiamo sperimentato prelevando dai boschi limitrofi legno marcescente raccolto a terra e sotterrandolo nelle prode. Il metodo ha dato ottimi risultati ed ha prodotto un effetto collaterale sorprendente: funghi ovunque e tra questi una quantità industriale di uno in particolare del genere Phallus (nel nostro caso la varietà Mutinus canino).



Forse sia i romani che i greci hanno adottato questo simbolo non tanto per stupida superstizione quanto per trasmettere un metodo di coltivazione. Un metodo che, con l'aumento di un consumo di carne e relativo allevamento, si è poi perso soppiantato dall'uso esclusivo del letame.
Attualmente anche noi, per la presenza in azienda di tre cavalli, abbiamo abbondanza di letame, ma continuiamo a sotterrare col letame qualunque tipo di  legname (escludendo ovviamente i materiali con colle e vernici) e di scarti della produzione di legna da ardere (ramaglia, cortecce e segatura).
Agli amici orticoltori, unica categoria che in quest'epoca ci sembra possa avere un portato rivoluzionario, suggeriamo di sperimentare questo metodo che arricchisce il terrano nei tempi lunghi, ma fornisce anche ottimi risultati sin dal primo raccolto.
Appendere un grande fallo di legno alla recinzione del nostro orto, in fondo, potrebbe essere un modo per segnalare un orto coltivato con un metodo ecologico che mette in sincronia l'orto con la pulizia del bosco, quindi l'alimentarsi col riscaldarsi... due fra le prime necessità fondamentali da soddisfare e forse anche tre, a pensarci bene...
Nelle esperienze pratiche, alimentazione o agricoltura, ci si può trovare nelle stesse condizioni di altre epoche storiche e contesti culturali: gli alberi non sono cambiati così tanto dai romani ai nostri giorni, la terra è la stessa e non ci stupisce quindi di aver riprodotto, usando elementi che non sono mutati, lo stesso fenomeno a distanza di due millenni.
Forse, la mitologia non è che il degrado di una reale conoscenza...

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