fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

venerdì 23 marzo 2012

Caro Devis - Pecoranera


Caro Devis-pecoranera,

ho finito ora di leggere il tuo libro. Vorrei darti un bacio in fronte per quanto scrivi bene. Bravo, sei un narratore nato, hai una professione in mano. Trova tante altre storie interessanti da raccontare, e auguri!
Ora però vorrei parlare del punto che lasci aperto e cioè come e con chi costruire l'alternativa.
Riassunto per gli altri lettori: Devis è un ragazzo che si è vestito della bandiera anarco-individualista per sfidare gli stereotipi ed i limiti culturali del suo paese friulano. Ha tratteggiato un progetto di frugale autosufficienza contadina ed ora è un uomo, sicuramente ricco d'esperienza, che si chiede come continuare.
Il problema è la condivisione. Va bene lavorare e mangiare assieme (e già bisogna decidere come lavorare e cosa mangiare, che non è poco!) ma poi ci sono altre questioni tipo i soldi: si fa cassa comune o ciascuno si tiene i suoi salvo contribuire alle spese? Cosa si considera legittimo svago e quanto costa? Per qualcuno magari basta un tocco di fumo, qualche altro invece non rinuncerebbe alle ferie al mare... Oppure i bambini: chi e come li alleva, tutti si considerano genitori o i naturali rivendicano la patria potestà? E la coppia: va bene se due stanno assieme ma poi non è che pretendono di fare le loro valutazioni e di prendere per conto loro le decisioni su tutto quanto sopra?
Per questo dico che serve un riferimento super partes attorno cui raccogliere i criteri ed i pezzi d'esperienza che si dimostrino realistici, e quindi liberi da ideologie.
Condividere l'idea che solo la nostra forma, la forma della specie, possa rappresentare quel riferimento comune: questo non ci dà le risposte ma perlomeno ci mette in condizioni pulite ed agevoli per provare a sperimentarci.
Ho paura che costruire un nuovo tipo di relazioni tra noi sia più difficile di qualunque tecnica o settore ecoalternativo. Forse sul termine o sulla storia dell'anarchia ho qualche riserva, ne riparleremo, ma dell'individualismo possiamo farcene qualcosa.
E' vero che la condizione individualista è il preciso portato della modernità (il consumista è il primo che rivendica l'assoluta libertà di scegliere dove meglio sputtanarsi i soldi) però noi potremmo sfruttarla all'inverso. Manteniamo preziosa la nostra indipendenza ed usiamola per sperimentarci con cautela.
Iniziamo pure da relazioni di buon vicinato, prendiamola calma, non rischiamo di bruciare tutte le nostre aspettative in allettanti quanto affrettate ipotesi di comunitarismo: teniamo conto dei nostri limiti reali.

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