fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

sabato 4 luglio 2015

Per un desiderio sostenibile

Dopo un po' di pausa estiva voglio tornare al nostro tema conduttore. Vediamo di riassumere.
Il mondo va a rotoli perché l’umano ha trovato comodo vivere fottendo: le risorse il territorio gli altri e, in ultima istanza, se stesso. La religione non può risolvere il problema del fottere perché, con lo strumento della morale, è costretta ad affermare che il fottere è male e, di conseguenza, in un’iperbole insostenibile, male risulta dunque il corpo, il desiderio, la riproduzione della specie… la vita! In deroga a questo, per gentile concessione, le forme istituzionalizzate di matrimonio famiglia e conseguente miseria sociale. Ma il ’68 e la liberazione sessuale ci sono già stati, mi direte voi, sì ma in senso solo critico e non costruttivo perché la sessualità individualista, liberata dai vincoli e dalle rigidezze sociali, è diventata oggetto di consumo e non ha costruito legami sociali di alcun genere.
Ripetiamo allora che, secondo noi, il problema non è il fottere, che di per sé stesso è un sanissimo desiderio ed intimo segno di salute, ma le sue mille forme distorte frutto della pedagogia edipica familista.
Realismo e laicità dovrebbero allora risultare battaglie non solo doverose, ma anche molto interessanti,  nell’aspettativa di una riscoperta della propria complessità.
Conclusioni?

Sì, penso proprio che il pianeta e tutti gli esseri che ci vivono sopra sarebbero contenti che i nostri orgasmi tornassero ad esprimere salute e voglia di vivere piuttosto che rabbia e frustrazione!

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