fondamentalismo della modernità

"Potremo esultare alla morte di dio
solo quando avremo un'alternativa all'individualismo."

domenica 17 agosto 2014

Le scarpe di Otzi

Complessità e semplificazione si alternano nella storia.
La descrizione di queste calzature fa invidiare i tempi antichi (la mummia ritrovata nei ghiacci alpini risale circa  al 3300 a.C.) se ricordiamo che invece, ancora tra le due guerre, c'erano bambini allevati in alta montagna che non venivano dotati di scarpe. Sono ancora vivi dei vecchi che possono testimoniare l'uso dei bambini di pisciarsi sui piedi per scaldarseli.




"Come i gambali, anche le scarpe di Ötzi sono le più antiche del mondo nel loro genere. Queste calzature, formate da una scarpa interna e da una esterna (tomaia), sono il frutto di una raffinata lavorazione.
La scarpa interna – formata da una rete di corde vegetali – tiene ferma l’imbottitura di fieno, che isolava il piede dal freddo. La tomaia è in pelle di cervo e, come la rete vegetale, è fissata con lacci di cuoio ai bordi della suola ovale in pelle d’orso. La pelle è stata impiegata in modo diverso per tomaia  e suola: nel primo caso il pelame è rivolto all’esterno, nel secondo all’interno.
La parte alta della scarpa veniva stretta alla caviglia con corde in fibre vegetali. Sotto la suola della scarpa, infine, si intersecava una striscia di cuoio, che doveva fornire al piede una certa presa sul terreno. Gli esperimenti fatti con ricostruzioni di queste calzature hanno dimostrato che la striscia di cuoio impedisce effettivamente di scivolare su terreni sassosi. Le scarpe sono, inoltre, sorprendentemente comode e calde, ma poco adatte per camminare sotto la pioggia, perché per nulla impermeabili."


lunedì 11 agosto 2014

Imperialismo

Prima abbiamo stabilito che c'erano dei valori universali,
poi siamo andati a cercare dov'erano.
Erano a casa nostra... oh che coincidenza!

sabato 2 agosto 2014

Környezetszennyező nemek

Grazie ad Agi, la nostra nuova amica wwoofer (l'ass. di scambio con fattorie bio di tutto il mondo), ripresento qui in ungherese il discorso sulla complicità di genere, già apparso nelle altre lingue col titolo Esecutori e Mandanti o Gender Pollution.

Ha a nemekről gondolkodunk, minden férfi cselekvés megértéséhez szükséges, hogy megtaláljuk a megfelelő női "motivációt".
Ha a férfiasság versenyképes társadalmat épít, azért teszi, mert "házassága" a női motivációval erre kényszeríti.
Társadalmunk hierarchia-piramisát úgy tűnhet, a férfiak építették, de a valóságban láthatjuk, hogy a férfiak mögött mindig ott állnak feleségeik, akik cselekvésre ösztönzik őket.
A mononogámia minden férfit elválaszt a férfi pszichológia a kollektivitásától és egységességétől, ráadásul általa versenyszellemre és individualitásra törekszenek.
Minden házas nő felhatalmazza a férfit egy kisebb vezető szereppel, társadalmi osztályától függően, igy a férfinak nincs szüksége arra, hogy más férfiakhoz mérje magát. És ha nő egy kicsit hülyének látszik... a férfit csak megerősiti mindebben!



In un'ottica di genere, per ogni azione maschile dobbiamo cercare una corrispondente "motivazione" femminile.
Se il maschile costruisce dunque una società competitiva, lo fa solo perché ha "sposato" una motivazione femminile che gli chiedeva, evidentemente, di fare in tal senso.
La piramide gerarchica delle nostre società solo in apparenza è fatta di uomini, in realtà dovremmo immaginarvi, al loro posto, tutte le loro mogli e, soprattutto, tutte le richieste di quelle mogli!
La monogamia dissocia ogni uomo dalla dimensione collettiva e compositiva della fisiologia maschile, per ributtarvelo in senso competitivo ed individualistico.
Sposandosi, ogni donna permette ad un uomo di sentirsi un po' "capo", a qualunque gradino sociale si trovi, senza bisogno dunque di alcun reale confronto maschile, senza bisogno di "prendere le misure" della virilità di ciascun altro maschio. E se fa un po' la stupida... è solo per farglielo credere meglio!

Du point de vue du genre, pour chaque action masculine nous devons chercher une correspondante «motivation» femminine. 
Donc si le mâle construit une société compétitive, il le fait parce qu'il c'est «mariée» a une motivation femminine cela induit d'etre competitif. 
La pyramide hiérarchique de notre société en apparence seulement est composée d'hommes, nous devrions imaginer à la place de ces hommes toutes leurs femmes et, surtout, toutes les demandes de ces dernières!
La monogamie dissocie chaque homme de la collectivite masculine, pour le mettre en situation concurrentiel et individualiste. 
Une fois marié, chaque femme permet à un homme de se sentir un peu «patron», et ce peut importe le niveau social de celui si, sans aucune réelle comparaison masculine, sans  la nécessité de «prendre la mesures» de la virilité de chaque male. Et si la femme joue un peu la stupide ... c'est juste pour mieux le lui laisser croire!

Looking at gender, for each male action we must try to find correspondent female "motivation".
When masculinity builds a competitive society, it is because he "married" a female  motivation which is asking to do so.
Hierarchy pyramid of our society looks it is made by men, but in reality, we can imagine where men are there are always their wifes behind asking him to do things.
Monogamy disassociates every man from collective and compositive dimension of male physiology, moreover it reproposes them competitive and individualistic way.
Every married women authorizes men to feel himself a bit "leader", from whatever social class he came. Men doesn't need to "measure" themselves with other men. And if women looks like a bit stupid...it is only to make men to be sure of it!